lunedì 12 ottobre 2009

GENESI: il peccato originale


Due parole su una particolarità di questo dipinto: il serpente tentatore. Noterete che l'ho rappresentato con zampe e ali. Perchè, chiederete voi ? Semplicemente perchè nel libro della Genesi il serpente non è descritto, si dice solo che era il più furbo fra gli animali. Poi, quando l'onnipotente lo castigò, gli disse che da allora avrebbe strisciato sul ventre. Quindi ho immaginato che in origine potesse avere una forma diversa dai serpenti come li conosciamo oggi e l'ho rappresentato così come vedete.

3 commenti:

Arianna ha detto...

Originale il modo di vedere il serpente alle origini, potrebbe anche essere stato così! Gran bel lavoro, buon fine settimana, Arianna!

luigi bluoso ha detto...

Si, la lotta - che per me significa nn rinunciare alla vita possibile - diventa 'obbligatoria' per noi esseri umani. Forse già lì in quel frutto 'proibito' sta l'origine del nostro bisogno di 'conoscere' attraverso l'azione. Il rischio è sempre presente ma rinunciare alla ricerca significa adattarsi a sopravvivere e nn è proprio quello per cui siamo stati chiamati alla vita.

Arianna ha detto...

Il fatto è che il concorso s'intitolava "Porcari, tutti i colori del mondo: l'integrazione", ecco il perché dei colori diversi; ho messo quel titolo perché "Integrazione" mi sembrava inflazionato e infatti lo era: alla mostra c'erano 3-4 opere con quel titolo! Ciao e grazie, Arianna