lunedì 4 febbraio 2013

Il doppio, la maschera, lo specchio

A settembre 2013, parteciperò ad una mostra collettiva dell'associazione ASDA nell'ambito del mese delle associazioni sandonatesi, che avrà per tema "il doppio, la maschera, lo specchio".
Siccome a me piace prepararmi con largo anticipo, ho già pronte le opere che esporrò.  Ve le posto qui di seguito.
La prima s'intitola "Arlecchino Pensoso", un Arlecchino un pò Amletico in verità:
La seconda s'intitola "La nuda Verità":
La terza è un lavoro grafico dal titolo "Pensiero Notturno (lo specchio dell'anima)" e incorpora una mia poesia (il cui testo troverete sotto il quadro) e uno specchio vero e proprio.  Le due figure alate rappresentano una la Vita e l'altra la Morte.  Sotto alla figura della Vita ho disegnato in maniera stilizzata un cervo e una cerbiatta che si corteggiano, sotto alla figura della Morte delle foglie che cadono (come in autunno).  Con questo lavoro penso di aver risolto anche "il doppio" (Vita e Morte):
Eccovi la poesia il cui testo è retto dalla Vita e dalla Morte:

PENSIERO NOTTURNO

            Il ticchettio              
Regolare e monotono
Dell’orologio
Scandisce il tempo
Che passa
Lemme lemme
In questa notte primaverile.

Canti d’uccelli notturni
Rompono il silenzio
Di strade deserte
Con melodiosi gorgheggi
A celebrare l’alba che verrà.

L’alba verrà
E si schiuderà alla vita
Un nuovo giorno
Carico di promesse
Che umane incertezze
Potrebbero rendere vane.

Mi chiedo
A che punto sono
Sulla strada
Che mena al traguardo
Di ogni esistenza.

Rimpianti, tanti, aihmé,
ma anche tante conquiste.
Nulla accade per caso
E anche la sofferenza
Ha uno scopo vitale:

Portare ognuno
A confrontare se stessi,
limare le asperità dell’anima,
educare il proprio io
all’amore che non ha interessi,
farci avvicinare
al sempiterno
che ci chiama a sé
paziente, costante, ineffabile
e che non abbandona mai
se tu non lo abbandoni.

Che mi resta da fare
Prima di morire ?
Vivere e gioire di ciò che mi è dato,
Amare e dare in modo incondizionato,
Crescere e far mio ogni momento
Col suo alternarsi di gioie e dolori,
senza aspettare inerte l’alba che verrà.
Così riuscirò a rendere reali le promesse
del giorno che si schiude alla vita,
e abbandonare ogni umana incertezza
che potrebbe renderle vane.

Allora potrò dire di aver vissuto
E aver speso bene il mio tempo.
E quando la morte verrà,
sarà più dolce morire.


4 commenti:

Costantino ha detto...

L'arte è multiforme ma ha una stessa ispirazione.
I tuoi versi si coniugano perciò con naturalezza con i tuoi dipinti,
ed hanno un denominatore comune.
E sono sicuro che il tuo "spazio"
nella mostra sarà molto apprezzato.

Arianna ha detto...

L'Arlecchino-Amleto mi piace molto! La poesia sta molto bene col quadro, originale poi l'inserimento dello specchio! Sul veliero hai indovinato ;) ciao, Arianna!

Ninfa ha detto...

Il tema della mostra è un argomento interessante su cui riflettere e tu l'hai fatto con profondità e creatività. Bella la poesia, condivido ciò che hai detto sulle cose che "restano da fare". Davvero originale come hai composto la terza opera, ma anche le altre due mi piacciono molto. Anzi, visto che i visi di donna sono quelli che più mi attirano e che così spesso disegno anch'io, "La nuda verità" è forse quella che preferisco. Ciao, Nadia!

Anonimo ha detto...

I giochi di specchi, i processi ricorsivi, di cui il moltiplicarsi all’infinito dell’immagine di un oggetto tra due specchi piani paralleli è un esempio. Sono alla base dell’intelligenza, del genio. Così come si è manifestata in Gesù di Nazaret, Leonardo da Vini e Michelangelo Buonarroti. I loro stessi volti nella maturità erano simili, come in una camera degli specchi. Cfr. ebook (amazon) di Ravecca Massimo. Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo. Grazie.