Tra sogno e realtà: Cose che capitano (Ridiamo ancora un pò)

martedì 17 febbraio 2009

Cose che capitano (Ridiamo ancora un pò)

Una coppia decide di passare le ferie in una spiaggia dei Caraibi, nello stesso hotel dove passarono la luna di miele 20 anni prima.

Però x problemi di lavoro, la moglie non può accompagnare subito il marito: l'avrebbe raggiunto alcuni giorni dopo.

Quando l'uomo arriva, entra nella camera dell'hotel e vede che c'è un computer con l'accesso ad internet.

Decide allora di inviare una e-mail a sua moglie, ma sbaglia una lettera dell'indirizzo e, sensa accorgersene, la manda ad un altro indirizzo.

La e-mail viene ricevuta da una vedova che stava rientrando dal funerale di suo marito e che decidè di vedere i messaggi ricevuti.

Suo figlio, entrando in casa poco dopo, vede sua madre svenuta davanti al computer e sul video vede la e-mail che lei stava leggendo:

Cara sposa, sono arrivato.Tutto bene.Probabilmente ti sorprenderai di ricevere mie notizie per e-mail, ma adesso anche quì hanno il computer ed è possibile inviare messaggi alle persone care.Appena arrivato mi sono assicurato che fosse tutto a posto anche per te quando arriverai lunedì prossimo...°°°...
Ho molto desiderio di rivederti e spero che il tuo viaggio sia tranquillo, come lo è stato il mio.
N.B. Non portare molti vestiti, perchè quì fa un caldo infernale!!!

4 commenti:

Donnachenina blog ha detto...: Grazie, Nadia, le trovi sempre tu queste cose così divertenti...ma a pensarci bene, potrebbe essere anche una coincidenza reale anzichè, qualcosa come penso sia questo raccontino...
Apprezzo sempre anche i dipinti con la quale accompagni i tuoi post, e che sono il frutto del tuo lavoro...ma mi sa che dipingi tanto davvero tu...non scherzi ehe?
Ho letto il tuo commento al mio post su Maria Zambrano e il tema dell'empatia e dell'attenzione, tu poi aggiungi l'assertività...e fai riferimento al tuo volontariato..sono curiosa, se ti chiedo in che ambito lo svolgi?
Due anni fa, avevo partecipato ad un training di selezione per volontari, poi però avevo abbandonato per un momento l'idea, diciamo che forse, non mi ero trovata nel posto giusto per me...ora ci sto ripensando, ma non ho ancora scoperto quello che può fare al mio caso..
Ti saluto con simpatia
Franca; 17 febbraio 2009 alle ore 07:45
Unknown ha detto...: muito bonito
parabens
carla; 17 febbraio 2009 alle ore 15:58
lasettimaonda ha detto...: Davvero esilarante, Nadia!
Mi ha fatto ridere!!!Grazie!
Passeggiando nel blog di Franca, ho appreso che presti la tua opera come volontaria all'ospedale di San Donato.....sono stata in cura lì per 10 anni, poi sono scappata....appena ho potuto....
Ma perchè i corsi per imparare a rapportatsi con i pazienti non li fanno fare ai medici?????
E direi anche agli infermieri!!!
Molto bello il quadro con il quale accompagni questo post...brava!
Un saluto!Syl; 18 febbraio 2009 alle ore 05:48
Andrea and Kim ha detto...: Oh Nadia...

I do not read Italian at all, but I adore this painting. She is so elegant. I can feel so much spirit in this work!

Excellent!; 21 febbraio 2009 alle ore 17:25

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mia madre Paula Ljudmilla Arcon

Oggi il cielo era dell'azzurro dei tuoi occhi. Oggi i tuoi occhi mi guardavano. Quegli stessi occhi che da bambina ho tante volte cercato, che sapevano dire senza che tu parlassi, che capivano senza che tu chiedessi, che talvolta mi hanno rimproverata, ma che non mi hanno mai abbandonata. Nemmeno quando li ho fatti piangere, nemmeno quando li ho cacciati via, nemmeno quando eri gravemente malata, sfinita, nemmeno quando sapevi che stavi per morire. Oggi i tuoi occhi mi guardavano da lassù e ti ho sentita vicina madre mia.

Maternità

La gioia che ogni giorno mi dai, è grande grande, quanto tu non sai. Il fatto che tu esista e che sia mio, è il dono più prezioso che mi abbia fatto Dio. Tu sei per me come un sole radioso che mi riscalda e mi da vita; senza di te penso proprio che sarebbe per me finita. Nei tuoi grandi occhi neri vedo vallate immense e sconfinate praterie, vedo le tue speranze, e di riflesso vedo le mie. E credo, credo in un mondo migliore, ogni giorno di più, ad ogni scader delle ore. Per questo spesso mi sorprendi a fissarti e mi chiedi perchè: perchè come un girasole io mi rivolgo al mio radioso sole.

La piccola grande famiglia ASDA

Nel 2002, dopo che le circostanze della vita mi avevano permesso di dedicarmi alla pittura con continuità, sono entrata a far parte dell'ASSOCIAZIONE SAN DONATO ARTE (ASDA), che incorpora una trentina di pittori semi-professionisti del sud-est milanese. Siamo una piccola grande famiglia i cui componenti (dai 20 agli 80 anni) sono affrattellati dalla medesima grande passione: l'amore per l'arte. Un aspetto molto bello di questa associazione che voglio evidenziare è il rapporto che esiste fra i soci, direi quasi fraterno e - cosa molto rara nell'arte - direi che è esente da rivalità.

mostra collettiva "il cerchio"

Dal 20 Settembre al 2 Ottobre 2008 a Cascina Roma in San Donato Milanese, si è tenuta la consueta mostra collettiva annuale dei soci ASDA che quest'anno ha avuto come tema "il cerchio". Gli incrollabili artisti ASDA hanno deciso di cercare nei limiti del possibile di non proporre esclusivamente quadri che rappresentino il cerchio solamente come semplice riproduzione grafica della storica forma geometrica, ma di dare al cerchio significati più profondi o quanto meno di provare ad ideare soluzioni rappresentative inedite e differenziate. Il risultato è stato eccellente e, una volta allestita, la mostra si è rivelata veramente bella e interessante. Eccomi nella foto col presidente dell'ASDA, il sig. Adolfo Sivori, accanto a due dei lavori che ho presentato.